MARCO CARPANI : “ Meno burocrazia per una buona amministrazione”


Intervista del settimanale locale "La Fedeltà" a Marco CARPANI candidato alla presidenza della Provincia per il Partito Socialista



Lei si presenta con lista Partito Socialista. Perché non appoggia il candidato del Centrosinistra Mino Taricco?
Siamo da soli perché siamo noi quelli che da sessanta e più anni rappresentiamo l'idea socialista in “Granda”. Da Aldo Viglione in giù, siamo gli eredi dei tanti sindaci e amministratori socialisti, che hanno concorso per fare grande, ricca e più giusta questa provincia. Taricco ha messo insieme liste per le quali non è chiaro il filo logico.

Ma in caso di ballottaggio con chi si schiererebbe?
Credo che al ballottaggio si andrà. Valuteremo allora con chi stare. La logica direbbe Taricco. Vedremo. E' evidente che un socialista non può stare a destra. La sinistra riformista in Europa è socialista, socialdemocratica e laburista: non ve ne sono altre.

In Provincia Lei è stato assessore all'Ambiente. Come imposterebbe la questione dei rifiuti oggi? Inceneritore o proseguire con il CDR da bruciare nei cementifici?
Sono stato assessore alla tutela dell'Ambiente in due Giunte Quaglia e attualmente il Piano dei rifiuti della Provincia è ancora il mio. Purtroppo sempre di più quella dei rifiuti è una politica molto ideologizzata. Oggi si spendono molte risorse per le varie raccolte differenziate, che spesso costano molto economicamente ed ambientalmente, ma sono di moda. In realtà bisogna produrre meno rifiuti. Sul rifiuto tal quale, la soluzione che vedo è costituita da impianti con tecnologia tale da permettere di separare la frazione inerte da quella metanigena e da quella combustibile. Dalla frazione organica, opportunamente trattata si può ottenere gas metano per produrre energia, mentre quella secca, il CDR, può essere bruciata nei cementifici o esportata. Bisogna ripensare alla filiera, agli impianti, alla loro tecnologia e dislocazione. Sono contario ad inceneritori di tal quale.

Quali sono le priorità del suo programma?
Tutti parlano di trafori e grandi infrastrutture. Io dirò una banalità, ma credo che il programma debba contenere cose di cui la Provincia ha competenza. Quindi le strade devono diventare più sicure, le rotonde non solo nei centri commerciali, ma anche davanti agli ingressi dei paesi e delle scuole. Poi va redatto un piano di edilizia scolastica. Ci si deve dare una politica sulle risorse naturali, che non sia solo la privatizzazione. Si deve ripensare la politica dei trasporti, cancellando l'idea dell'appalto unico per il trasporto pubblico locale, ma valorizzando le aziende locali. Ci si deve impuntare con la Regione quando approva leggi ideologiche che aumentano la burocrazia e i costi. La buona amministrazione è difficile se la burocrazia rallenta tutte le decisioni.In ultimo, ma non ultimi, i problemi sociali ed imprenditoriali: si devono mettere in campo politiche di difesa del lavoro e dell'occupazione, ma contemporaneamente è necessario adottare politiche di sostegno per le imprese, soprattutto piccole e medie, che sono l'ossatura economica del nostro territorio.

Fonte: La Fedeltà del 27/05/2009